Perché è importante sapere quanta CO2 produci?
Perché dovrebbe interessarti sapere quanta anidride carbonica emette il tuo motore? Semplice, perché le emissioni di CO2 sono direttamente proporzionali a quanti soldi spendi in carburante.
Ad oggi il metodo più preciso per calcolare il consumo di un motore, adottato sia dall’ente di protezione ambientale americano EPA che negli Australian Standards AS2077-1982, consiste nel “pesare” le emissioni.
Si calcola la differenza di quanto Carbonio è entrato nel motore e quanto ne è uscito.
Se ne esce tanto vuol dire che non hai sfruttato al massimo il carburante acquistato e quindi hai percorso meno strada. Se ne esce poco allora hai fatto più chilometri con la stessa spesa ed hai inquinato molto meno l’ambiente.
Per spiegare meglio la procedura bisogna conoscere la chimica della combustione.
Spieghiamo in maniera semplice e senza far venire il mal di testa a nessuno di cosa si tratta, vedrai che è molto interessante.
Tieni presente che la combustione è l’unica fase dove il tuo motore lavora per trasformare i tuoi soldi in movimento.
Come funziona la combustione, spiegata semplice
Tu compri carburante (HC), che è formato da idrogeno (H) e carbonio (C). Questo è quello che devi bruciare per riuscire a muoverti.
Per riuscire a bruciarlo hai bisogno di ossigeno (O), che a differenza della benzina o del gasolio non paghi e lo prendi dall’ambiente.
Durante la combustione gli HC si scompongono in H e C. L’ossigeno O si combina con l’idrogeno H e diventa acqua, sotto forma di vapore (O+H=H2O). Sempre l’ossigeno O si combina anche con il carbonio C, che diventano anidride carbonica (O+C=CO2). Ecco da dove nascono le emissioni di CO2.
Spiegata in maniera molto spiccia, questo è quello che succede quando si brucia del carburante. Quando va tutto bene…

Neanche a dirlo nei nostri motori non sempre va tutto bene.
Da qui lo spreco di denaro e la necessità di nascondere o trasformare i gas nocivi prodotti da una cattiva combustione con svariati sistemi di abbattimento emissioni (marmitte catalitiche, FAP, EGR, AD Blue, PM10 e via dicendo).
Magari non sei una persona particolarmente attenta alle problematiche ambientali, può essere. È anche vero che se stai ad ascoltare tutti, per essere “Green” dovresti stare rinchiuso in casa e pure al freddo, visto che gli impianti di riscaldamento inquinano più di un carro armato.
Riamane il fatto inconfutabile che se riduci il consumo di carburante, riduci le emissioni di CO2.
Sono leggi fisiche alle quali non possiamo sottrarci, tocca farcene una ragione. Funzionano su terra rotonda, terra piatta e Nibiri compreso. Può non piacere…ma è così.
Quindi più carburante bruci e più anidride carbonica produci. Visto che il carburante lo paghi e nemmeno poco, possiamo riassumere che più spendi e più inquini, più inquini e più spendi.
Le tue emissioni di CO2
Per sapere le emissioni di CO2 del tuo motore devi guardare nella seconda sezione del libretto di circolazione del tuo veicolo.
La voce “V.7” indica quanti grammi di CO2 emetti ogni chilometro, la voce “V.8″ il consumo di carburante. Almeno in teoria.
È universalmente riconosciuto e purtroppo accettato che i dati riportati sui libretti di circolazione non siano particolarmente esatti, lo scandalo Dieselgate che ha colpito Volkswagen è solo la punta di un iceberg che affonderebbe qualsiasi Titanic.
Non si è mai vista un’auto che nella vita reale avesse gli stessi consumi riportati sul suo libretto, mai.
Le emissioni, e quindi i consumi, di un motore dipendono da molti elementi, primo di tutti il tuo stile di guida. Se hai una guida sportiva o rilassata, se vivi in montagna o al mare, se fai tragitti brevi oppure lunghi, sono solo alcuni dei fattori che determinano quanto inquini e quanto spendi.
Il sistema migliore per conoscere quanta anidride carbonica emetti, è calcolare quanto carburante consumi. Basta pensare che un litro di gasolio produce 2,65 Kg di CO2, un litro di benzina 2,35 kg.
Chiariamo subito che la CO2 non è l’unica sostanza inquinante che esce dalla marmitta. È considerata un clima-alterante ma non è tossica, a differenza delle altre emissioni come ossidi di azoto (NOx), Idrocarburi incombusti (HC) e particolato (PM10), che si formano per una combustione difettosa.
In questo articolo parliamo di emissioni di CO2, ma se vuoi approfondire l’argomento sulle altre sostanze inquinanti puoi leggere qui: Come si formano e come combattiamo le emissioni di CO2 e di gas tossici
I limiti di legge
Per contenere le emissioni di anidride carbonica i legislatori emettono limiti sempre più restringenti. Nel 2030 la CO2 non dovrà superare i 59 grammi/chilometro, nel 2012 era di 130 g/km. Un odierno Euro6 non dovrebbe superare i 95 g/km.
Calcolando che un litro di gasolio emette 2,65 kg di CO2, vuol dire che nel 2030 le auto Diesel dovranno percorrere 45 chilometri con un litro di gasolio, mah…
Per chi trasgredisce sono previste multe, in certi casi molto severe. Purtroppo, come spesso capita, per le grandi aziende esistono degli escamotage, delle vie di fuga, in certi casi anche molto fantasiose.
Per il privato NO.
Le sanzioni sulle emissioni di CO2
Dal 2019 ogni casa costruttrice paga 95€ per ogni grammo di CO2 emessa in eccesso rispetto al limite di legge, per ogni singola vettura prodotta. Se ci pensi fa una bella cifra!
Anche l’utilizzatore finale (tu) ha delle sanzioni se non rimane aggiornato ai nuovi limiti di legge, che vanno dal divieto di circolazione in certe aree urbane a varie “eco tasse”.
La differenza sta nel fatto che le grandi case costruttrici hanno svariati bonus come abbuoni, premi di tappa, deroghe e particolari “giochi di squadra” che permettono di non pagare nulla.
Chi non riesce a scappare dalle sanzioni è il cliente finale, che va finalmente a comprarsi una macchina nuova e dopo soli due anni si ritrova a dover controllare se può girare in centro.
Cosa puoi fare?
Nulla! Da un punto di vista legale paghi e basta.
Da un punto di vista morale invece puoi fare tanto. Puoi vederla come una magra consolazione ma a guardare il lato pratico ed economico non è mica così tanto magra…
Se abbatti le emissioni vuol dire che sei riuscito a migliorare il rendimento del tuo motore e quindi diminuire i costi:
- Percorri gli stessi chilometri ma spendi di meno
- Hai un mezzo migliore che rimane giovane nel tempo
- Eviti costosi interventi di officina
Funziona un po’ come nel nostro organismo, se non ti avveleni mangiando vivi meglio e per più a lungo.
In conclusione per ridurre le emissioni di CO2 è necessario ridurre i consumi di carburante e migliorare la combustione di quello utilizzato.
Conclusioni
Per ridurre le emissioni di CO2 l’unico sistema è ridurre i consumi di carburante. Il consumo di carburante può e deve essere diminuito migliorando la combustione nei nostri motori. Altri metodi non esistono, almeno non ancora.
Per ridurre la CO2 emessa è invece necessario piantare alberi, che trasformano la CO2 da noi prodotta in ossigeno, da noi consumato e per noi essenziale.
Quanta CO2 produci e quanta ne puoi diminuire?
Scoprilo con il nostro calcolatore.
Il risparmio è una piacevole conseguenza.
Fantastico. Guido un furgone datato, avevo ottenuto miglioramenti in prestazioni e consumi con gasolio “arricchito” ( tipo Bluediesel)
Con Dapfuel, ho incrementato questi fattori e mi costa al litro, la metà.
Ciao Diego, grazie per la tua testimonianza. Aspetta a vedere i risultati delle analisi fumi quando farai la revisione. Rimarrai stupito!